Uno studio pubblicato su Nature Medicine dimostra come la marijuana migliora la memoria dei topi anziani ma ha effetti negativi sui topi giovani.

Un recente studio pubblicato su Nature Medicine ha dimostrato che il THC, il principio attivo più conosciuto della marijuana, ha migliorato la memoria dei topi più anziani.

Lo stesso test, condotto su topi giovani, invece ha dimostrato effetti negativi.

E’ presto per dire se gli stessi risultati possano valere anche per gli esseri umani. Però è stata fatta maggior luce sul fatto che, assunta come farmaco, la marijuana migliora la memoria.

La marijuana è nota per i suoi effetti antidolorifici ma è socialmente associata ad un annebbiamento delle funzioni cognitive.

Nel test, i ricercatori hanno somministrato a topi giovani ed anziani la stessa dose di THC per 28 giorni. Il risultato è stato che la marijuana migliora la memoria degli anziani, peggiorando quella dei più giovani.

Alla fine del periodo, i roditori sono stati sottoposti al test del Labirinto acquatico di Morris.

I topi più giovani hanno mostrato un miglior senso dell’orientamento iniziale. Ma hanno faticato a trovare i punti di riferimento per uscire dalla vasca rispetto ai più anziani che ricordavano meglio i punti di riferimento.

I primi risultati sono, naturalmente, da non prendere come oro colato e necessitano di indagini più approfondite, estendendo gli esperimenti ad altri animali per comprendere se i risultati siano gli stessi.

Categorizzato in: