I grandi filosofi dell’antica Grecia tendevano a dare giudizi avventati sulle persone che si trovavano di fronte sfruttando l’arte della fisionomia secondo cui il viso riesce ad indicare il tipo di personalità di ognuno.

Aristotele sosteneva che una persona con i capelli ispidi fosse particolarmente coraggiosa mentre, al contrario, una persona con i capelli morbidi nascondesse codardia.

Oggi le cose sono cambiate e siamo spinti ad evitare giudizi espressi sulle apparenze ma i detti per cui «l’abito non fa il monaco» oppure «non si giudica un libro dalla copertina» vengono confutati dagli psicologi che ritengono ci siano realmente legami tra i tratti del viso e la personalità.

«La biologia, intesa a livello di geni e ormoni – sostiene Carmen Lefevre della Northumbria University – influisce sulla nostra crescita ma plasma anche il nostro carattere».

Quindi, anche restando impassibili e perfettamente inespressivi di fronte a qualcuno, alcuni tratti del viso riescono comunque a dire qualcosa di noi e del nostro carattere.

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I lineamenti del viso

Viso largo o lungo, lineamenti fini o pronunciati non sono solo caratteristiche che possono piacere agli occhi altrui ma possono riflettere l’equilibrio ormonale. Secondo la ricerca infatti gli individui che hanno una fronte ampia e zigomi prominenti hanno un livello di testosterone maggiore di chi abbia un viso allungato e lineamenti fini.

I livelli di testosterone influiscono anche sulla personalità. Quindi le persone con fronte ampia e zigomi pronunciati o con un viso largo rischiano di essere meno affidabili degli altri.

Per sapere se avete un viso largo, misurate la distanza da un’orecchio all’altro e poi confrontatela con la distanza tra labbro superiore e la parte superiore degli occhi. Se il rapporto fosse maggiore di 2, significa che avete un viso largo e sarà vostra premura smentire l’idea di inaffidabilità che la scienza vi attribuisce.

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La verità dietro lo sguardo

Faletti aveva intitolato un libro “Niente di vero tranne gli occhi” ed in effetti lo sguardo è una finestra spalancata che permette agli altri di guardare dentro di noi.

Gli occhi sono tutti diversi ma gli scienziati dell’Università di Orebro in Svezia hanno voluto indagare sul rapporto che si possa trovare tra iride e personalità.

Lo studio ha evidenziato una scoperta interessante che riguarda le cripte dell’iride: quelle ricche di cripte tendenzialmente sono più passionali ed hanno una personalità affidabile mentre chi avesse le cripte più rade sono apparse maggiormente nevrotiche.

Ci sono state anche delle annotazioni riguardo il colore degli occhi. Le tonalità più scure sono dovute ad un’alta concentrazione di melanina che influenza le funzioni cerebrali.

Avere elevati livelli di melanina indica una maggiore connessione tra le cellule cerebrali e quindi maggiore efficienza. Gli studi hanno notato che gli individui con gli occhi scuri riuscivano ad avere una velocità di reazione ad un particolare stimolo molto più veloce.

Le persone con gli occhi chiari invece risultavano più sensibili al consumo di alcool.

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Naso da leader

Secondo uno studio del 2013 esiste una correlazione tra le dimensioni del naso e la personalità di un individuo. Sembra che il tessuto connettivo e la struttura ossea del naso possano riflettere una condizione di leadership.

Gli individui con i nasi più grandi sembrano essere più sicuri nei propri mezzi, riescono ad essere autosufficienti e risultano particolarmente ambiziosi. Riescono a non lasciarsi dominare dalle emozioni ma restano con la testa sulle spalle, segni distintivi di un leader.

Ma le dimensioni non sono tutto. Anche la punta del naso dice qualcosa. Le persone con la punta naturale, non troppo pronunciata e non troppo tondeggiante sono più dolci e con spirito più mite.

Geni ed ormoni quindi riescono ad influenzare la personalità di ciascuno mettendola in evidenza anche nei lineamenti del viso.

Però, prima di affidarsi totalmente alla scienza, è bene ricordare che ogni persona non è un prodotto di laboratorio ma il carattere di ogni essere umano varia in base ai comportamenti adottati nel confronto di ognuno e in base al rapporto di fondo.

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