Tevez segna, sforna assist e procura un serio infortunio al portiere avversario. E’ successo nella partita tra Boca Juniors e Newell’s Old Boys dove il portiere della squadra ospite si lancia a chiudere lo specchio della porta all’attaccante ex Juventus.
Il risultato è già al sicuro per i padroni di casa ma nell’azione “incriminata”, il lancio è preciso, Tevez scatta sul filo del fuorigioco (le immagini non chiariscono) e si invola verso la porta difesa da Ezequiel Unsain.
Il portiere esce, testa alta, per portare l’attaccante verso la sinistra e chiudere lo specchio della porta. Tevez però non rallenta e quando arriva a tu per tu con l’estremo difensore non ritrae la gamba sinistra che, anzi, tiene a mezza altezza.
Voleva saltare il portiere? Non si sa, non si conoscono le intenzioni e le dichiarazioni lasciano il tempo che trovano. Di fatto il ginocchio colpisce violentemente il volto del portiere provocandogli la frattura della mandibola.
Unsain è stato trasportato d’urgenza in ospedale dove verrà sottoposto ad intervento chirurgico. Ma era proprio necessario evitare di fermarsi?
Per quanto possa ammettere che l’uscita del portiere possa quasi ritenersi spericolata, la giocata di Tevez mostra i lati oscuri del suo carattere che a Torino non sono mai emersi ma che fanno parte della sua natura.
Sono stato contento di vederlo partire da Torino, nonostante abbia regalato diverse gioie ai tifosi della Juventus ma ha smesso di giocare per i bianconeri prima ancora di trasferirsi in Argentina.
E questo, da parte mia, non sarà mai perdonato. Ecco perché non riesco nemmeno a cercare di giustificare un intervento del genere, con la partita già in cassaforte. Peccato.