Ibrahimovic, da sempre, non è un giocatore che lascia indifferenti. Nel bene e nel male.

Fortissimo fisicamente, dotato di piedi eccezionali, è capace di reggere un reparto offensivo da solo e lo sanno bene Inter e Milan, in Italia, dove praticamente da solo ha fatto la differenza in attacco guidando le rispettive squadre a vincere il campionato.

Chi si trova Ibrahimovic come avversario lo odia, coprendolo di epiteti. Chi lo vede indossare la maglia della propria squadra lo ama. Lo ama una nazione, lo ama una città, Malmö che l’altra sera se l’è trovato di fronte da avversario ma lo ha sempre applaudito.

Tutti allo stadio, anche con il risultato scontato, per tifare lui, Ibrahimovic. E poco importa se lo svedese abbia segnato, senza esultare. E’ l’idolo della città, della nazione e l’applauso alla fine, la standing ovation al momento della sostituzione, è una bella immagine di sport e sportività.

 

Categorizzato in: