Ritorno al bosco dei 100 acri, un film per tutta la famiglia che intenerisce il cuore e fa riscoprire il valore della famiglia e dell’amicizia.

Ritorno al bosco dei 100 acri è un film che tutti, adulti e bambini, dovrebbero vedere. Almeno per comprendere il valore della fantasia, della famiglia e dell’amicizia. Per questo è entrato, prepotentemente, tra i titoli che abbiamo voluto guardare in questa parentesi di giorni festivi.

Trama di Ritorno al bosco dei 100 acri

Ritorno al bosco dei 100 acriChristopher Robin è diventato grande e si è lasciato alle spalle i vecchi compagni di gioco Winnie Pooh e gli abitanti del Bosco dei 100 Acri. Ora vive a Londra con la moglie Evelyn e la figlia Madeline, e lavora nel reparto amministrativo di una ditta che confeziona valigie. Purtroppo la ditta è in crisi, complice la gestione scellerata del figlio del fondatore, e a Christopher viene assegnato il compito di trovare una soluzione entro il fine settimana: l’alternativa è il licenziamento di molti dipendenti.

Dunque l’uomo decide di sacrificare il weekend con moglie e figlia nella casa di campagna del Sussex dove ha trascorso la sua infanzia e dove, da una cavità nel tronco di un albero, si accede al Bosco dei 100 Acri.

Dal canto suo Winnie Pooh si è svegliato in quel Bosco e non ha trovato nessuno dei suoi amici: Tigro, Pimpi, Ih-Oh, Tappo, Kanga, Ro e Uffa. Per cercarli entra nella cavità dell’albero e sbuca nel giardino londinese antistante l’abitazione di Christopher Robin.

Di fatto, però, è Christopher che si è perduto, e toccherà all’orsetto di pezza ricondurlo a casa.

Regia: Marc Forster

Genere: Animazione, Avventura, Commedia

Durata: 104 minuti

Cast: Ewan McGregor, Hayley Atwell, Bronte Carmichael, Mark Gatiss, Oliver Ford Davies

Anno: 2018

Paese: USA

La mia opinione sul film

Non sono cresciuto con Winnie Pooh né con gli altri personaggi della serie Disney ma l’ho conosciuto strada facendo, quando ormai la vita ha iniziato a risucchiarmi nel vortice delle sue esigenze, facendomi perdere la magia dell’infanzia.

Esattamente come accaduto a Christopher Robin, in versione adulta, che per seguire il proprio lavoro è costretto a rinunciare ai valori più importanti della vita, la famiglia e la propria infanzia.

Quindi l’attenzione verso questo dolcissimo film è stata ancora più grande. E devo dire che è veramente un peccato che personaggi come gli immaginari Winnie Pooh, Ih-Oh, Tigro, Pimpi non esistano nella realtà per riprendere per mano tutti quelli che rischiano di perdere la magia dell’infanzia.

Ritorno al bosco dei 100 acri è stato un bel film, la cui visione è consigliata a tutti, adulti e bambini. Il pubblico di piccola età avrà modo di vedere una bella favola con personaggi meravigliosi mentre gli adulti potranno trarre qualche spunto su cui riflettere per la loro condizione attuale.

Perché crescendo o invecchiando si tende a dimenticare ciò che caratterizza l’età dei propri figli, quell’aura di fantasia e magia in cui i personaggi dei giochi entrano a far parte della quotidianità, diventano reali anche se solo attraverso gli occhi dei bambini.

Così un peluche, un robot, un soldatino, una bambola possono essere incredibili amici e il disincanto degli adulti non dovrebbe mai deludere la fantasia di un bimbo.

Proprio quello che il film Ritorno al bosco dei 100 acri, luogo da cui parte la storia di Christopher e Winnie, vuole insegnare.

E’ un film ben interpretato e che merita di essere visto, anche senza avere confidenza con Winnie ed i suoi amici.

Categorizzato in: