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Resta con me, la terribile avventura di una coppia su una barca a vela alle prese con un uragano. Una storia vera dal finale non scontato.

Resta con me, il titolo scelto per un’altra serata di cinema. Una storia vera, ambientata in mezzo al mare con l’esito davvero poco scontato. Credevo fosse una “semplice” storia in cui l’amore della coppia avrebbe dovuto affrontare una grande avversità ed invece si è rivelato ancora più drammatico di quanto pensassi.

Trama di Resta con me

Resta con meTami e Richard sono due spiriti liberi. Lei è americana, ha 24 anni e si mantiene con lavoretti occasionali, lasciandosi portare dal vento di destinazione in destinazione.

Lui è inglese, ha 33 anni e ha girato il mondo in barca a vela, rigorosamente in solitaria, con l’obiettivo di attraversare l’infinito orizzonte.

Quando si incontrano capiscono immediatamente di essere anime gemelle, e Richard invita Tami a condividere un incarico appena ottenuto: riportare la lussuosa barca a vela di una coppia di amici facoltosi a San Diego – guarda caso il luogo natale di Tami, dal quale la ragazza si è allontanata volontariamente con l’intento di non tornarci più.

Ma il mare è imprevedibile, e una furibonda tempesta tropicale scaraventa la barca a vela su cui Tami e Richard stavano celebrando il loro amore in mezzo alle acque profonde, a migliaia di chilometri dalla terraferma. Riusciranno i due giovani a sopravvivere?

Regia: Baltasar Kormákur

Genere: Drammatico

Durata: 96 minuti

Cast: Shailene Woodley, Sam Claflin, Grace Palmer, Jeffrey Thomas, Elizabeth Hawthorne

Anno: 2018

Paese: USA

La mia opinione sul film

Dopo Everest, anche Resta con me si basa su una storia vera. La prima in montagna, questa in mezzo al mare. Fattore comune il dramma.

Anche in questo caso, che fosse una storia vera l’ho scoperto solo alla fine del film. Credevo che Resta con me fosse una storia drammatica di una coppia alle prese con una terribile disavventura come restare in balìa di un uragano su una barca a vela.

Con questo spirito ho guardato il film, pensando alla tragedia, sicuramente, ma anche al lieto fine. Che invece si è rivelato completamente diverso da quanto pensassi.

In uno dei passaggi, quasi insignificante, si trova la chiave di lettura della storia.

Ed ecco che tutto prende una piega diversa. L’amore tiene unite le due anime, i due corpi, portandoli alla salvezza. E per quanto possano sostenersi vicendevolmente, è Richard a rivelarsi l’asse portante della coppia, conducendo Tami ad attraversare l’infinito, per superare paura, esitazioni e conducendola alla tanto agognata terra.

Il film poteva rivelarsi anche noioso, al di là dell’avventura, perché il racconto di giorni di mare, in mezzo al nulla, poteva rischiare di essere ripetitivo. Invece l’alternanza tra presente e passato, tra dramma e amore, riesce non solo a tenere incollati allo schermo ma trasmette l’angoscia dei due protagonisti.

Il colpo di scena poi lascia completamente esterrefatti. Scioccati.

Un film tragico, angosciante, ma bello.

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