Bloccato a letto dalla varicella, stufo di continuare a guardare programmi in TV, una delle scorse notti ho voluto dedicarmi ad una lettura leggera.

Tra le varie scelte possibili, ho voluto andare quasi sul sicuro e ho acquistato Quando tutto inizia, l’ultimo libro di Fabio Volo.

Sono sempre stato molto scettico sull’acquisto perché i libri di Volo mi sono piaciuti a fasi alterne. Ho amato, davvero, “Il giorno in più” e mi è piaciuto “E’ tutta vita” mentre gli altri così così.

Ora, spinto dal desiderio di leggere – appunto – qualcosa di leggero, mi sono lasciato andare ed ho acquistato l’ebook.

Trama di Quando tutto inizia

Silvia e Gabriele si incontrano in primavera, quando i vestiti sono leggeri e la vita sboccia per strada, entusiasta per aver superato un altro inverno.

La prima volta che lui la vede è una vertigine. Lei non è una bellezza assoluta, immediata, abbagliante, è il suo tipo di bellezza. Gli bastano poche parole per perdere la testa: scoprire che nel mondo esiste qualcuno con cui ti capisci al volo, senza sforzo, è un piccolo miracolo, ti senti meno solo.

Fuori c’è il mondo, con i suoi rumori e le sue difficoltà, ma quando stanno insieme nel suo appartamento c’è solo l’incanto: fare l’amore, parlare, essere sinceri, restare in silenzio per mettere in ordine la felicità.

La mia opinione

Prima di esprimere la mia opinione su Quando tutto inizia, voglio premettere due cose.

Sono un estimatore di Fabio Volo come personaggio a 360 gradi considerandolo proprio come tale, quindi non uno scrittore e non un attore. Mi piace, è divertente e mi fa sorridere in radio, in TV e anche in alcuni suoi libri.

La seconda cosa è che, in una situazione come questa – bloccato a letto – sono di “bocca buona”. Non speravo di leggere un capolavoro ma, come già detto, un libro leggero e scorrevole.

Fatte queste doverose premesse, devo dire che Quando tutto inizia mi ha davvero deluso, su tutta la linea.

Il titolo lascia presagire qualcosa di profondo, un viaggio dentro di sé, il percorso di una vita, qualcosa da cui parte lo spunto perché qualcos’altro accada. Non è così o forse solo in parte. Ma ce ne se ne accorge soltanto verso la fine e in maniera davvero frettolosa.

L’argomento è il solito, già visto e rivisto. Niente di male, per carità, se ci aggiungi qualcosa di nuovo, di fresco. Cosa che qui manca.

Delle 144 pagine (credo si quello il numero di pagine della versione cartacea), togliendo quelle in cui Silvia e Gabriele vanno a letto, forse restano 44 pagine dedicate alla loro storia che non decolla mai.

Si arriva verso la fine e si guarda il testo con aria interrogativa. Cosa voleva dire? Che significato ha questo libro? A parte tre o quattro frasi carine, cosa c’era di bello in Quando tutto inizia? Nulla.

E’ un libro che posso definire, purtroppo, vuoto. Non emoziona, non fa riflettere, sorridere, sognare. Due amanti che fanno sesso o fanno l’amore senza volersi legare per visioni della vita differenti e problematiche differenti.

Non si scava nella natura dell’uno o dell’altra, non si indaga. Di Silvia e Gabriele conosciamo il nome, un po’ l’aspetto fisico, il lavoro e nient’altro.

Per buona parte del libro sembra di essere dei voyeristi che guardano due a letto insieme e riescono a percepire qualche parola dei loro discorsi prima e dopo il godimento. Un po’ pochino.

L’aspetto positivo? Che sia abbastanza breve. Così si finisce di leggerlo prima di arrivare alla decisione di abbandonarlo.

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