Plastica monouso, da oggi 14 gennaio 2022 sono in vigore le nuove regole che vietano l’uso di alcuni prodotti usa e getta.

Plastica monouso, l’Italia mette al bando alcuni prodotti. Dal 14 gennaio 2022 infatti nel nostro paese entrano in vigore nuove regolamentazioni che vietano l’uso di alcuni prodotti usa e getta.

Scopo del provvedimento è quello di ridurre l’inquinamento dovuto alle materie plastiche nel mare e negli oceani dove la maggior parte dei rifiuti è costituito da materie plastiche o plastica monouso.

Plastica monouso, quali prodotti vietati?

Nell’elenco dei prodotti in plastica monouso vietati si trovano:

  • posate
  • piatte
  • cannucce
  • shaker per bevande con tappi e coperchi
  • contenitori per alimenti (con o senza coperchio)

Questi ultimi, per chiarezza, sono quei contenitori che consentono di consumare un alimento direttamente dal recipiente senza bisogno di ulteriori passaggi di preparazione (tipo le insalate in box, pronte da condire e mangiare).

Il Decreto prevede anche nuove regole sull’etichettatura dei prodotti per informare sulle plastiche contenute nei prodotti. Nelle etichette dovrà essere indicata la quantità di plastica presente e la pratica di smaltimento rifiuti.

Inoltre dovrà essere riportato il danno che l’oggetto potrebbe arrecare se disperso nell’ambiente.

E le bottiglie di plastica?

Sulle bottiglie di plastica per acqua o altre bevande la direttiva offre un obiettivo più ambizioso per la raccolta differenziata sia per l’utilizzo di materiale riciclato per la produzione. Si dovrebbe passare al 25% di PET entro il 2025 e al 30% dal 2030.

Il provvedimento verrà poi esteso anche ad altri oggetti come filtri di sigarette, salviette, articoli di igiene femminile e accessori da pesca.

Cosa potrà continuare ad essere venduto?

A differenza della direttiva europea, in Italia sono esenti dallo stop i prodotti in plastica monouso biodegradabile e compostabile.

Sono esclusi dalla direttiva anche i prodotti con rivestimento in plastica inferiore al 10% sul peso dell’intero prodotto come piatti, bicchieri, contenitori in carta rivestiti di plastica.

Il Decreto, è chiaro, punta a ridurre l’uso della plastica in favore di quella riciclata e prevede multe salate per i trasgressori con sanzioni che vanno da 2.500 a 25.000 euro.

Esercenti e produttori potranno vendere le scorte esistenti fino ad esaurimento, a patto che possano dimostrare l’effettiva immissione sul mercato prima del 14 gennaio 2022.

Nel Decreto è prevista anche un’agevolazione per le aziende produttrice per favorire i prodotti alternativi.

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