Il peperoncino è il frutto della pianta Caspicum annuum. Noto come spezia piccante, porta con sé diversi miti da sfatare oltre che svariati benefici.
Il peperoncino appartiene al genere di piante Capsicum della famiglia delle Solanaceae. Originario delle Americhe, è coltivato in tutto il mondo.
Il nome latino Capsicum, storicamente, deriverebbe da “capsa” ovvero scatola, termine derivato dalla forma del frutto che ricorda una scatola con all’interno i semi. Secondo altri invece l’origine del nome della pianta deriverebbe dal greco Kapto, in riferimento al piccante che “morde” la lingua quando si assaggia.
Il peperoncino porta con sé diversi benefici per via dei principi attivi in esso contenuti (aiuta la digestione, riduce l’infiammazione e ha proprietà antibatteriche ed antivirali) ma anche tanti falsi miti derivati dalla cultura popolare.
Aiuta la prevenzione cardiovascolare?
La capsaicina, principio attivo che rende piccante il peperoncino, aiuta a contrastare gli effetti negativi dell’uso del sale. Evita l’accumulo di grassi nei vasi sanguigni grazie ad un’azione vasodilatatrice.
Effetti positivi per vene e arterie e quindi benefici per il cuore.
Il peperoncino è afrodisiaco?
No. Il peperoncino non è afrodisiaco ed è uno dei falsi miti che questo frutto si porta dietro da più tempo. E’ dimostrato che consumarlo migliori l’umore, ma non c’è mai stata prova di benefici sull’attività sessuale o sul desiderio.
Ha proprietà antitumorali?
Sì, sempre la capsaicina riesce a contrastare lo sviluppo di alcune cellule tumorali. Uno studio condotto in Giappone ha dimostrato come il principio attivo abbia aumentato il fabbisogno energetico delle cellule tumorali del cancro alla prostata, portandole a morire.
Causa emorroidi?
Falso. Il peperoncino favorisce la mobilità intestinale ed i collegamenti alle emorroidi sono frutti di semplici pregiudizi.
Causa bruciori di stomaco?
Non è vero. Al contrario chi soffrisse di problemi digestivi potrebbe trarre giovamento dall’uso dei peperoncini, sempre comunque senza esagerare. La capsaicina nello stomaco favorisce la produzione di muco, protettivo per le pareti. Inoltre alcune ricerche dimostrano come la capsaicina riesca a combattere le cause di ulcere allo stomaco, sempre che non siano in fase acuta.
Migliora l’umore?
Sì. L’uso del frutto piccante non scuote solo le papille gustative ma anche il cervello. I cinesi lo hanno introdotto nella medicina per combattere la depressione leggera. Sempre la capsaicina favorisce benessere, tranquillità ed ottimismo.
Fa dimagrire?
No. La credenza popolare è che il peperoncino acceleri il metabolismo. Non è vero, lo migliora ma non può nulla per diminuire il peso.
Stimola il parto?
Assolutamente no. Il cibo piccante non stimola il parto come le credenze popolari sosterrebbero. Non è mai stato dimostrato alcun collegamento tra la spezia e il travaglio anticipato. Anzi, in gravidanza sarebbe bene anche ridurre le dosi.
Diminuisce gli effetti dell’alcol?
Falso. A parte il fatto che eccedere con l’alcol sia una pratica sbagliata, non è mai stato dimostrata che ci sia correlazione tra la spezia e l’abuso di alcol per diminuire i suoi effetti.