Restare al telefono a lungo tempo fa male, non solo per le onde elettromagnetiche emesse dal dispositivo.
Il nevo ulnare del braccio infatti, nella posizione con cui siamo soliti tenere il cellulare, viene sottoposto a stress meccanico che causa formicolii e difficoltà di movimento che possono arrivare ad interessare le dita.
Secondo una ricerca condotta dall’Istituto di Neurologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma infatti, stare al cellulare può modificare la trasmissione dei segnali nervosi del nervo ulnare.
L’uso di cellulari e smartphone è aumentato esponenzialmente nel corso dell’ultimo decennio e questo ha permesso di approfondire gli studi e i problemi legati all’utilizzo.
Roma – Parlare al cellulare – specie per lunghe telefonate – può mettere a dura prova il nervo del braccio (nervo ulnare) con fastidi, formicolii e difficoltà di movimento che possono estendersi anche alle dita della mano: lo hanno dimostrato ricercatori dell’.
Bisogna considerare, infatti, che la durata di una chiamata con un telefono cellulare può variare da alcuni minuti a qualche ora (nei casi più estremi). In tal modo il gomito risulta piegato per un tempo piuttosto lungo. Questa postura prolungata causa uno stress meccanico sul nervo ulnare, che normalmente si trova proprio dietro al gomito.
Tale nervo “si allaccia” alle ultime due dita della mano e quando soffre, per esempio per una compressione all’altezza del gomito, causa al paziente una sensazione di formicolio in questo “territorio” innervato, almeno nei casi meno gravi.
Il nervo comincia a soffrire già dopo pochi minuti di chiamata. Quindi, se abbiamo necessità di usare il cellulare per parecchi minuti al giorno dobbiamo porre attenzione alla postura nostro gomito, per esempio usando un auricolare o alternando le due mani per reggere il cellulare durante la chiamata.
Dai risultati ottenuti si può supporre che anche l’uso del cellulare per inviare messaggi, leggere/scrivere email, chattare, possa causare un minimo danno al nervo ulnare, seppure di entità inferiore rispetto a quello causato dalle chiamate, poiché la flessione del gomito nei casi precedenti risulta meno pronunciata. Tuttavia sarebbero necessari altri studi per confermare tale ipotesi.