Chi, nel regno animale, ha le orecchie più grandi? Quando si parla della loro grandezza, questa va intesa non in senso assoluto ma in proporzione al corpo.
Quale animale ha le orecchie più grandi?
Ad una domanda posta così, a bruciapelo, la risposta più ovvia potrebbe essere l’elefante. Ed è quasi corretta.
L’elefante africano, tra gli animali terrestri viventi, è quello con le orecchie più grandi rispetto agli altri. Considerando però la misura assoluta.
La creatura che invece ha le orecchie più grandi in proporzione al proprio corpo è il gerboa dalle orecchie lunghe. Si tratta di un roditore notturno che si ciba di insetti e vive nel deserto di Cina e Mongolia.
Il Gerboa misura circa 10 centimetri dalla testa al fondoschiena, esclusa la coda. Le sue orecchie hanno una misura che varia tra i 3,8 e i 5 centimetri. Una grandezza pari al 40/50% del corpo.
Tornando alle misure auricolari dell’elefante, quelle di quello africano sono enormi e superano anche il metro. Ma rappresentano solo l’1,7% della grandezza dell’animale intero che arriva fino a 7,5 metri.
Perché il gerboa ha le orecchie così grandi?
Le grandi orecchie del gerboa aiutano il roditore, così come gli altri mammiferi che vivono in ambienti caldi e asciutti, a liberarsi dal calore in eccesso.
Elefanti africani, volpi, fennec, gerboa ed altri sono in grado di termoregolare il loro corpo perdendo così rapidamente calore attraverso le orecchie altamente vascolarizzate.
Questi animali hanno padiglioni grandi e molto sottili, ricchi di minuscoli vasi sanguigni. Il sangue, passando da questi vasi, disperde calore nell’aria, aiutando gli animali a raffreddarsi.
Quando la temperatura del corpo si alza, i vasi sanguigni si espandono per rilasciare il maggior calore possibile. Di notte o quando fa freddo, i vasi si contraggono per mantenere caldo il corpo.
Gli studi hanno dimostrato che le orecchie grandi sono correlate agli ambienti più caldi. Ad esempio, tra gli elefanti africani e quelli asiatici, i primi hanno orecchie molto più grandi perché vivono in una zona dal clima molto più caldo.
Utilizzare questa parte del corpo come metodo per rinfrescarsi fa parte dell’adattamento alla vita nel deserto. Si tratta di un’alternativa alla sudorazione per preservare l’acqua che in quelle zone scarseggia.
Per quel che riguarda il gerboa, inoltre, la dimensione dell’apparato uditivo gli consente di percepire suoni a bassa frequenza emessi dagli insetti di cui cui si ciba. Ma anche per sentire il rumore dei predatori e sfuggire ai loro attacchi.