Un devastante incendio è divampato nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi ed ha distrutto la guglia e due terzi del tetto di uno dei simboli della capitale francese e chiesa tra le più famose al mondo.
A guardare le immagini ed i video in rete viene il magone a vedere la colonna di fumo uscire dal tetto di Notre-Dame, la cattedrale di Parigi ed una tra le chiese più famose al mondo.
L’incendio è divampato intorno alle ore 19 e in brevissimo tempo ha avvolto la cattedrale, provocando una colonna di fumo che ha invaso il cielo della capitale francese.
All’inizio, leggendo la notizia, sembrava potesse essere una cosa “da niente”, controllabile in un tempo relativamente breve e che non comportasse i danni che invece sono stati ingenti.
Non è ancora chiaro cosa abbia innescato l’incendio e, per il momento, sembra essere completamente esclusa la pista del terrorismo che qualcuno aveva anche ipotizzato.
Quel che è certo è il dolore, immenso, che si possa provare nel vedere quel capolavoro di architettura e scultura in balia delle fiamme. E fa stringere il cuore vedere la guglia di Notre-Dame, in cenere, crollare su sé stessa.
Sembra impossibile, sembrava impossibile che potesse succedere ed invece…
La cattedrale sembra essersi parzialmente salvata, nel senso che la struttura in pietra pare abbia retto bene il calore e i crolli interni dovuti alle fiamme. Non si sa ancora nulla sulla sorte toccata ai rosoni e le vetrate dall’enorme, inestimabile valore storico. Perché quei vetri, sottoposti alla sollecitazione dei crolli e alle alte temperature, possono esplodere molto facilmente.
Dicevo che sembrava impossibile potesse accadere perché Notre-Dame pareva intoccabile. Capace di resistere a passati incendi e ai bombardamenti delle guerre, rendeva bene l’idea di qualcosa di superiore. Scalfita sì, ma solo in parte.
E ancora oggi, nonostante tutto, è rimasta in piedi. Danneggiata, ma “viva”. Grazie anche alla prontezza e al coraggio dei Vigili del Fuoco francesi che sono intervenuti a domare le fiamme e limitare i danni. Quelli fisici.
Perché a vedere Notre-Dame così, a vedere la guglia crollare, il fumo, le fiamme… il cuore di tutti ha subìto una profonda ferita.
Amo la Francia, amo Parigi nel profondo. Ma qui si va oltre.
Non si tratta di Francia, di Parigi, si tratta di un bene collettivo, mondiale. Un tesoro prezioso da custodire, preservare, difendere e che nelle immagini trasmesse in TV o nel web provoca un infinito dolore. Fa mancare il fiato.
E’ attivo un sito – https://don.fondation-patrimoine.org/SauvonsNotreDame/ – lanciato dalla Fondation du Patrimoine per raccogliere fondi ed aiutare la ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame. Ognuno può dare, se lo vuole, un contributo a scelta per partecipare a far tornare la Chiesa meravigliosa come l’abbiamo sempre vista e ce la ricordiamo.
Perché tutto il dolore di oggi faccia solo parte della storia.