Ieri è mancato Leonard Cohen, straordinario cantautore e poeta canadese.
L’annuncio è stato dato dalla casa discografica Sony Music Canada su Facebook che scrive: «Con profondo dolore comunichiamo che il leggendario poeta, cantautore ed artista Leonard Cohen è morto».
Leonard Cohen era nato nel 1934 alla periferia di Montreal, Quebec, in una famiglia di origini ebraiche.
Il padre morì quando lui aveva dieci anni. Cohen si era dedicato giovanissimo alla scrittura di versi e poesie: l’attività di poeta e scrittore l’avrebbe poi mantenuta tutta la vita parallelamente a quella di musicista.
Con quest’ultima divenne famoso con una serie di dischi popolarissimi tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta soprattutto, ma il suo stile, la sua sapienza nella scrittura dei testi e la sua voce riconoscibilissima – che sarebbe diventata sempre più profonda col passare degli anni – gli conservarono tantissimi fan e l’apprezzamento della critica per tutta la vita e ancora fino all’ultimo disco.
Secondo il necrologio di Rolling Stone “Cohen era l’eminenza grigia di un piccolo pantheon di cantautori estremamente influenti che emersero tra gli anni Sessanta e Settanta. Solo Bob Dylan esercitò un’influenza più profonda sulla sua generazione, e forse solo Paul Simon e la sua connazionale canadese Joni Mitchell lo eguagliarono come poeti della canzone”.
Per il Washington Post “i suoi versi erano scritti con tale grazia e profondità emotiva che la sua capacità compositiva era ritenuta quasi sullo stesso livello di quella di Bob Dylan, anche dallo stesso Bob Dylan”.