James Naismith fu l’inventore del basket ed a lui è dedicato il doodle di Google di oggi, 15 gennaio perché oggi – nel 1892 – si fa risalire la nascita di uno tra gli sport più praticati al mondo.

James Naismith è un nome che, forse, a molti non dirà niente. Nemmeno a chi segua o pratichi attivamente il basket.

Eppure fu lui, verso la fine dell’Ottocento, ad inventare uno degli sport più seguiti e praticati al mondo. Oggi Google lo ricorda con un doodle perché oggi, 119 anni fa, si fa risalire la nascita della pallacanestro.

Nel giornale universitario Triangle infatti il 15 gennaio 1892 vennero pubblicate le 13 regole che regolamentavano lo sport appena nato.

James Naismith fu professore di educazione fisica, insegnante alla International YMCA. Nato in Canada nel 1861, studiò a Montréal prima di trasferirsi negli Stati Uniti per iniziare l’attività di professore.

Durante il periodo di insegnamento a Springfield, Naismith si trovò a dover cercare un gioco da far praticare agli studenti durante l’inverno che, nel Massachusetts è particolarmente rigido.

Doveva essere uno sport da praticare al chiuso, in palestra. Gli venne dato una sorta di ultimatum, due settimane per trovare una soluzione atletica per gli studenti.

Con delle limitazioni: doveva essere qualcosa da effettuare al chiuso, in uno spazio limitato, non troppo stancante ma sufficiente per mantenere in forma gli studenti.

James Naismith e la nascita del basket

James Naismith cercò prima di tutto l’oggetto su cui basare il gioco. Tra gli sport più diffusi all’aperto c’era ovviamente il calcio e il pallone da calcio sembrò la soluzione ideale perché, vista la sua elasticità, non rischiava di far male agli studenti anche in palestra.

L’ispirazione per quello che diventerà il basket venne dal gioco duck-on-a-rock, un passatempo molto diffuso tra i bambini. In pratica bisognava tirare delle pietre per cercare di colpirne un’altra appoggiata su un sasso o su un tronco.

Al posto delle pietre da tirare, avrebbe usato il pallone. Seguirono poi delle regole destinate a limitare al minimo ogni possibile contatto fisico.

Quindi, invece di correre con la palla in mano, per prima cosa bisognava fare una serie di passaggi tra i componenti della squadra.

Ma oltre a passarsi la palla ed avanzare, cosa bisognava fare col pallone?

Scelse dei cesti da frutta, sistemati ad un’altezza di circa 3 metri, una distanza tale per cui non potessero essere difesi fisicamente dai giocatori. Lo scopo ora diventava passarsi la palla e farla entrare nel cesto.

Come? Lanciandola con delle parabole dolci e precise.

All’inizio le ceste da frutta erano chiuse così, in caso di canestro, il gioco veniva interrotto per recuperare il pallone con un bastone.

Per ridurre ulteriormente i contatti, tra le regole venne inserita quella di vietare il dribbling in palleggio. La palla invece poteva essere tenuta in mano solo se, al momento della ricezione, si stava correndo ad una velocità sostenuta. In pratica l’antesignano del terzo tempo dell’attuale basket.

Alla fine vennero stilate 13 regole per il gioco, tra cui la durata, due tempi da 15 minuti ciascuno e quella che vietava di colpire la palla con il pugno e quella per riprendere il gioco nel caso in cui il pallone fosse uscito dal campo.

James Naismith

La prima partita

La prima partita si svolse il 21 dicembre 1891 senza suscitare particolari entusiasmi. L’incontro finì 1 a 0, con un solo canestro realizzato da William R. Chase che risultò il primo a realizzarne uno nella storia del basket.

La palla nel canestro, basket e ball in inglese, diedero origine al nome che è stato adottato ed è rimasto uguale nel corso della storia.

Con la diffusione del basket nelle scuole, lo sport di James Naismith divenne rapidamente popolare in tutto il Nord America, prima nel nord-est e poi nel resto del paese. In breve si spostò anche nel vecchio continente e, due anni dopo, venne aperto a Parigi il primo campo strutturato per il basket.

Con la prima guerra mondiale i soldati americani diffusero sempre più il basket in Europa, piano piano cambiarono gli strumenti di gioco e vennero introdotte nuove tecniche.

I cesti di frutta vennero sostituiti da cesti in metallo e solo nel 1912 si diffusero quelli bucati per permettere al pallone di cadere una volta entrato nel canestro.

Il primo pallone appositamente pensato per il basket venne introdotto nel 1894 grazie alla società Spalding che studiò il modello, passato alla storia, con caratteristiche che lo facessero risultare più rimbalzante.

L’innovazione del pallone introdusse una modifica alla regola che permetteva ai giocatori di spostarsi in palleggio e poi, dopo anni di cambiamenti e perfezionamenti, si arrivò all’attuale dribbling facendo rimbalzare la palla.

La prima lega professionistica fu fondata nel 1898, e consisteva di sei squadre. Fino agli anni Venti nacquero campionati diversi, che spesso chiudevano nel giro di qualche anno: nel 1925 però venne fondata la American Basket League, che rimase attiva per trent’anni e fu la cosa più simile all’attuale NBA, arrivando a coinvolgere decine di squadre della parte est degli Stati Uniti.

La FIBA nacque nel 1932, federazione internazionale di pallacanestro attiva ancora oggi, mentre la NBA fu fondata nel 1946 con il nome di Basketball Association of America (BAA), assumendo il suo nome attuale tre anni dopo, in seguito alla fusione con la National Basketball League (NBL).

Il basket si giocò alle Olimpiadi per la prima volta nel 1936 e lo stesso Naismith presenziò alla prima partita olimpica.

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