Quando si diventa genitori si pensa sempre a cosa si farebbe e non si farebbe delle cose che i nostri genitori hanno fatto con noi. Se la genetica ha un ruolo fondamentale nella crescita, sono però le scelte dei genitori a determinare la crescita di un bambino e il suo destino.
Anche la scienza però prova a predire come sarà da adulto quello che ora è solo un’innocente creatura.
Premetto che ho letto con attenzione i sei punti elencati ed oltre ad essere contrario a questi risultati perché ritengo che un campione (che coinvolga tanti o pochi individui) non comprende la totalità del genere e poi il risultato è semplicemente statistico quindi predire il futuro di un bambino in base a qualcosa che hanno fatto altri lo ritengo troppo semplicistico.
Comunque gli studi, infatti, dimostrano che…
Un bambino paziente sarà un adulto di successo
Nel 1960 uno psicologo ha messo a dura prova la capacità di resistenza di 653 bambini di età compresa tra i 4 e 6 anni. Ha posizionato delle caramelle su un tavolo chiedendo loro di non mangiarle, con una specifica.
Ogni bambino avrebbe potuto scegliere se averne una subito oppure due più tardi. Tutto quello che dovevano fare per ottenere la doppia ricompensa era attendere il suo ritorno nella stanza dopo 15 minuti.
La maggior parte di loro ha cercato di aspettare ma, una volta soli, ha cominciato ad avere reazioni paragonabili ad una crisi di astinenza con sudore e nervoso.
Solo il 30% è stato in grado di resistere e proprio quella percentuale ha riscosso maggiori successi nella crescita dimostrandosi più competenti grazie alla capacità di ritardare la loro gratificazione.
Gli altri, crescendo, hanno sviluppato una negativa attitudine ad aumentare di peso, sprofondare in crisi depressive e ricorrere all’uso o abuso di alcool e droghe.
Un bambino che mangia su richiesta sarà più intelligente
Se l’ora di pranzo o cena potrebbe essere un momento di piacere, rischia di trasformarsi in inferno quando si è alle prese con un bambino che non vuole mangiare.
Se la credenza che dare ad un bambino quello che vuole quando vuole sembri essere considerata terribile, la scienza dimostra il contrario.
Un bambino che mangia quando lo chiede e quando ha voglia ha dimostrato di avere fino a 5 punti in più del QI dei bambini che mangiano ad orari predefiniti.
Uno studio ha dimostrato che su 10.419, circa il 20% di loro con un’alimentazione pianificata ha segnato una deviazione della crescita intellettiva verso il basso.
Russare da piccolo potrebbe indicare un problema da adulto
Il problema naturalmente non riguarda il rumore durante la notte. Un bambino che russa ha discrete possibilità di diventare un adolescente iperattivo con tendenza alla “tirannia”.
I ricercatori hanno condotto uno studio su 11.000 bambini, dalla nascita fino a 7 anni con la collaborazione dei genitori.
I bambini che durante il sonno russavano hanno rivelato problemi di comportamento verso i 7 anni sviluppando atteggiamenti aggressivi, indole combattiva e momenti di profonda tristezza.
Prima dei 7 anni i bambini che hanno evidenziato russamento notturno diventavano iperattivi crescendo. Perché russare provoca un maggior apporto di anidride carbonica al cervello e, dal momento che le connessioni neurali sono ancora in fase di sviluppo, questo comporta un cambiamento della condotta sociale.
Gracile? Farà fatica a scuola
Uno studio condotto nel Regno Unito ha evidenziato che un bambino gracile al momento della nascita farà più fatica a scuola.
I ricercatori hanno selezionato 334 ragazzi provenienti da scuole di pari livello, metà degli studenti alla nascita aveva un peso normale o superiore alla norma mentre l’altra metà è nata sottopeso. Sottoposti ad un test d’intelligenza, i bambini con un peso normale o superiore alla norma si sono dimostrati più intelligenti rispetto ai loro coetanei che alla nascita erano sottopeso. Ma non garantisce che vinceranno un premio Nobel.
La mancanza di autocontrollo diventerà propensione per il gioco d’azzardo
Durante gli anni ’70 alcuni ricercatori in Nuova Zelanda hanno esaminato bambini di età intorno ai 3 anni per studiare la possibilità di prevedere i loro comportamenti da adulti.
Hanno notato che alcuni di loro nutrivano un particolare fascino verso oggetti banali, con una sorta di “confusione” dettata dall’emozione.
La mancanza di autocontrollo, emozioni rapidamente mutevoli, impulsività e ostinazione hanno comportato, nella crescita, effetti collaterali quali la propensione verso il gioco d’azzardo.
Non significa che diventerà sicuramente un giocatore d’azzardo compulsivo ma potrebbe comunque indicare un forte interesse verso slot machines, gratta e vinci, casinò e via dicendo.
I bambini senza paura rischiano di diventare criminali
Sempre intorno agli anni ’70 uno studio ha coinvolto 1.800 bambini sempre intorno ai 3 anni e li ha esposti ad una serie di suoni bassi, neutri e terrificanti.
Alcuni hanno dimostrato i segnali tipici dello spavento mentre altri non hanno avuto alcuna reazione. A distanza di diversi anni gli stessi soggetti sono stati rintracciati per verificare come si fosse sviluppata la loro vita.
A parte il naturale processo di crescita, 137 di quelli che non avevano mostrato alcun segno di paura avevano precedenti penali.
L’analisi è stata effettuata in relazione alla razza, sesso, reddito ma dal punto di vista scientifico è risultato eccezionale che i soggetti con precedenti penali fossero quasi esclusivamente gli stessi che non avevano avuto reazioni durante le prove.
Come conclusione, lo studio dimostra un po’ troppo affrettatamente che criminali non si diventa ma si nasce con quell’inclinazione.