Il multitasking fa parte della quotidianità della società moderna e le persone ormai non si rendono conto di quando lo mettono in pratica, essendo diventato un’abitudine: mandano mail mentre parlano, scrivono sms mentre pranzano, cucinano mentre controllano i post su Facebook e così via.
Cos’è il multitasking?
Il termine, che deriva dall’informatica ed è stato applicato anche agli esseri umani, significa letteralmente “multi-compito” ovvero eseguire più compiti o attività contemporaneamente.
In informatica il sistema che deve eseguire due processi metterà in atto il primo per qualche istante, successivamente il secondo per qualche istante, poi ancora il primo e così via.
E’ un bene per il cervello?
Nonostante la sua diffusione, grazie anche alle nuove tecnologie, eseguire più compiti contemporaneamente non rende produttivi e non fa bene al cervello.
Recenti studi hanno dimostrato che il multitasking aumenta la produzione di cortisolo, ormone dello stress, e dell’adrenalina che può portare ad una sovrastimolazione il cervello. La combinazione di questi due elementi può causare un offuscamento mentale che rende difficile la concentrazione.
Il sovraccarico di informazioni che il cervello è costretto a ricevere comporta, nel tempo, un rallentamento cognitivo. Quando si ricevono troppe informazioni da elaborare si ha meno tempo per pensare in modo corretto.
La moderna tecnologia ha portato grandi benefici, sicuramente ma tutti i vantaggi comportano un costo che il cervello è costretto a pagare.
Il nostro cervello è progettato per elaborare un pensiero alla volta mentre la tecnologia lo costringe a svolgere più attività contemporaneamente.
Purtroppo spesso le persone coinvolte nel multitasking non se ne rendono conto e passano da una cosa all’altra per tornare a quella precedente credendo di svolgere un compito alla volta mentre magari ne stanno svolgendo due o tre senza concluderne una.
Se ti sei trovato con la mente confusa, se hai preso decisioni sbagliate, se ti accorgi di commettere più errori del normale prova a rallentare e limitare l’apporto di informazioni al tuo cervello.
Controlla le tue attività quotidiane per vedere se sia possibile eliminare attività extra che si accumulano e si sovrappongono a quelle principali, costringendoti a far lavorare il cervello più del normale.