La lezione più bella non è quella fatta di parole difficili, presentazioni con slideshow colorate, grafici che indicano salite e cadute. Spesso si impara di più guardando gli altri, guardando cosa fanno e come lo fanno.

Il Giappone, con un particolare soltanto, spiega al mondo cosa significhi il diritto allo studio.

Nell’isola di Hokkaido, la più settentrionale e la meno sviluppata della quattro che formano l’arcipelago giapponese, c’è un treno che effettua una fermata nell’isolata e solitaria stazione di Kami-Shirataki, tutte le mattine alle 7.04, per far salire Kana Harada e portarla a scuola.

Quel treno è l’unico che passa lungo quella linea, è l’unico mezzo che possa portarla a scuola e lei è l’unica abitante che abbia bisogno di utilizzarlo.

Le ferrovie nipponiche avevano pensato di sopprimere la fermata sicuramente antieconomica ma poi, venendo a conoscenza della necessità, hanno deciso di prolungare le fermate del treno fino a marzo di quest’anno quando Kana terminerà i suoi studi.

Il diritto allo studio, in Giappone, viene spiegato con questa bella lezione non scritta.

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