Sono passati novant’anni dal giorno in cui l’ingegnere scozzese John Logie Baird diede dimostrazione del funzionamento del televisore.
Davanti ad un giornalista del Times e ai membri del Royal Institute, il televisore meccanico venne messo in funzione. Non era altro che una specie di radio con un meccanismo rotante in grado di generare una piccola immagine che veniva poi ingrandita con una lente.
La prima immagine trasmessa, nel 1924, era tremolante e proiettata a qualche centimetro di distanza, un anno dopo vennero proposte sagome grigie in movimento e verso la fine dello stesso anno si arrivò alla trasmissione della prima immagine in bianco e nero.
Il commento del giornalista invitato all’evento frenava l’entusiasmo iniziale ma indicava le grandi potenzialità dello strumento «Assistendo alla dimostrazione posso dire che l’immagine era debole e sfocata ma il “televisore” – così Baird chiama lo strumento – è in grado di trasmettere e riprodurre nei dettagli movimenti ed espressioni facciali. Non resta che capire quali sviluppi pratici possa avere lo strumento inventato da Baird».
Dopo quei primi esperimenti, Baird continuò a lavorare al suo strumento fino a che, nel 1927, trasmise un’immagine da Londra a Glasgow e l’anno seguente arrivò alla prima trasmissione oltre oceano, da Londra a New York. La commercializzazione del televisore avvenne grazie all’azienda Plessey che, dopo le radio, iniziò a la produzione del televisore costruito secondo le indicazioni di Baird.