Ho-Mobile, prime prove ed impressioni sulla compagnia telefonica virtuale di Vodafone che contrasta Iliad.
Il mese scorso, non appena attiva in Italia, ho attivato una SIM con il nuovo operatore Iliad, attirato dai 30 GB in 4G al mese, minuti illimitati ed sms illimitati a € 5,99 al mese. Senza vincoli.
Le prime prove hanno lasciato un po’ a desiderare ma per mia responsabilità. Infatti sul mio iPhone X ho un abbonamento Vodafone con il numero principale e la SIM Iliad è finita sul muletto, un vecchio iPhone che non supporta la rete 4G.
Poi l’azienda mi ha fornito un tablet 4G (del tablet parlerò in un altro intervento) e ho spostato la SIM su quel dispositivo e le cose sono cambiate.
La velocità di connessione nella zona di casa è infatti migliorata, sfruttando appunto il 4G, arrivando a 25 MB in download e 18 MB in upload. Niente male.
Spostandomi per lavoro le cose sono un po’ peggiorate. Non gravemente ma la velocità è scesa a 8 MB in download e 2 MB in upload. Calcolando che la mia intenzione fosse quella di utilizzare i dati in hotspot con il computer, soprattutto per lavorare nel periodo delle vacanze, ho avuto il timore che le cose in Liguria potessero restare quelle peggiori, con una velocità molto bassa.
Ecco perché oggi ho attivato la SIM Ho-Mobile di Vodafone. Perché?
Semplicemente perché Ho è l’operatore virtuale di Vodafone, nato proprio per contrastare Iliad. Le condizioni sono simili ma non proprio uguali e sono state le differenze a farmi preferire Ho-Mobile ad Iliad.
Iliad ha un costo mensile di € 5,99. Ho invece costa € 6,99 al mese.
Iliad è ricaricabile ma è associata ad una carta di credito (almeno, nel mio caso è stato così) quindi ogni mese viene prelevata la ricarica.
Ho non è associata a nulla. Si paga quando si decide di ricaricare.
Entrambe non hanno vincoli contrattuali, si possono disdire in qualsiasi momento.
Entrambe offrono minuti illimitati (vedi aggiornamento in fondo al post), SMS illimitati e 30 GB di traffico in 4G.
Iliad sfrutta il segnale di Tre/Wind mentre Ho, essendo di Vodafone, sfrutta il segnale dell’operatore rosso. E la copertura è differente.
Poi, avendole entrambe, ho potuto fare le prime prove di velocità. Nella stessa posizione, nella stessa postazione, con lo stesso dispositivo, ho fatto dei test con prima con Iliad e poi con Ho.
Nei test successivi le velocità sono rimaste costanti e per quanto il download di Ho-Mobile viaggi ad una velocità che è quasi il doppio rispetto ad Iliad, in upload c’è un’ampia differenza tra i due. Differenza che invece risulta minore con Vodafone su iPhone X.
A quanto pare non è veritiera l’ipotesi secondo cui Vodafone abbia limitato la banda per Ho con una velocità di download/upload abbastanza vicina tra gli operatori padre e figlio.
Spostandomi dalla zona di casa Iliad, come dicevo prima, ha perso molta velocità mentre Ho ha mantenuto costante (o con una differenza trascurabile) la velocità di download e upload.
In più c’è una copertura differente tra i due operatori. Mi sono spostato in auto nelle zone di Vigevano dove Iliad non aveva segnale e con Ho invece ho avuto copertura.
Quindi, anche con un’upload da 4 MB, una velocità costante che non subisca picchi è una garanzia maggiore quando mi sposto.
Per il momento le tengo entrambe attive così, in vacanza avrò la connessione di Vodafone su iPhone, 30 GB di Ho e 30 GB di Iliad.
Poi, quando terminerà il bisogno, grazie alla semplicità di disdetta che entrambe offrono, chiuderò o sospenderò la SIM dell’operatore francese.
* Aggiornamento *
Non avevo notato una delle clausole che Ho. illustra, ovvero quella riguardante l’abuso di traffico voce ed sms che ho scoperto grazie a WishIwasWW.
La clausola recita: «L’uso si considera personale se il traffico giornaliero voce e SMS in uscita verso altri operatori è inferiore a 3 volte il traffico voce o SMS in entrata da altri operatori».
Stando a quanto si può leggere in rete e come sostengono anche dal servizio clienti, si tratta di una clausola standard che tutti gli operatori inseriscono nei contratti per evitare abusi da call center o centralini automatici.
Con questa limitazione, in teoria, l’utente può chiamare per il triplo di minuti che riceve. Quindi sembrerebbe che se in un giorno io riceva 10 minuti di chiamate possa a mia volta chiamare per 30 minuti.
Dico “in teoria” perché il calcolo, stando a quanto mi è stato riferito, non è così rigido e comunque l’analisi del traffico in uscita può variare. Certo che se ogni giorno chiamassi per 8 ore consecutive, sarebbe chiara l’anomalia. Anche Vodafone mi pare che nel contratto abbia inserito la dicitura che per minuti illimitati si intenda una soglia di 10.000 minuti al mese.
Comunque l’utente “normale”, agendo con “buona fede”, non dovrebbe preoccuparsi di questo calcolo.