Google Chrome, uno tra i browser più diffusi, comporta un grandissimo dispendio di memoria RAM sul tuo computer.
Google Chrome, uno tra i browser più diffusi su Mac e Windows e tra i migliori per i Chromebook, ha un difetto: consuma RAM in maniera incredibile.
Volendo dare un’occhiata al task manager del computer o al monitoraggio attività, si potrà notare come Google Chrome appaia più volte nell’elenco delle attività in esecuzione.
Ognuna delle istanze presenti comporta un consumo di memoria. La cosa strana è che sia del tutto normale.
Perché Google Chrome fa così?
E’ tutta colpa del mondo in cui la sandbox di Chrome fa funzionare il browser.
Supponiamo che tu apra Chrome e voglia fermarti nella pagina iniziale della tua unica scheda aperta, la pagina vuota di Google per iniziare la ricerca.
In quel momento sono attivi due processi, ciascuno dei quali ha bisogno della propria memoria. Ora apri una seconda scheda di navigazione. I processi attivi diventano tre.
Apri venti schede ed i processi attivi diventano ventuno. Ogni scheda aperta è in esecuzione semi-indipendente dalle altre ed ognuna occupa risorse di sistema.
Ma non è finita qui. Perché ogni estensione installata su Google Chrome avvia un nuovo processo.
Il browser di Google, per offrire una navigazione piacevole e scattante, esegue un precaricamento aggressivo delle pagine web e queste, mentre sono aperte, richiedono memoria.
Questo significa che la scheda in cui si trovano continuerà ad utilizzare sempre più RAM fino a che tu non chiuda la scheda o non l’aggiorni.
Capita a volte che questa situazione sia davvero frustrante e succede su qualsiasi sistema operativo.
Google a volte è strana e lo sappiamo praticamente tutti perché, da una parte o dall’altra, utilizziamo i suoi prodotti.
Da dove deriva il consumo di RAM?
Ogni scheda aperta in Google Chrome funziona in modo indipendente e non può comunicare con una seconda scheda aperta. Tutte usano l’insieme di risorse condivise come la barra degli indirizzi oppure i segnalibri ma il contenuto di ogni scheda è attivo in un ambiente a sé.
In pratica è come se ogni scheda attiva agisca come una versione completa del browser. Tante schede, tanti browser.
Per la tua sicurezza questo è molto importante perché un sito web dannoso non potrà mai carpire dati da un’altra scheda come la tua mail o i dati bancari.
Quello che viene digitato in una scheda non può essere condiviso con un’altra e se una pagina si dovesse arrestare in modo anomalo, normalmente non dovrebbe bloccare il funzionamento delle altre aperte.
L’elevato consumo delle risorse accade quando si aprono pagine web normali. Ma se tra le schede aperte ci fossero YouTube, Vimeo o altri servizi video, pagine con tanti script, pagine che si aggiornano automaticamente oppure contenuti più complessi di una semplice pagina in HTML, allora il consumo di RAM di Google Chrome potrebbe peggiorare ulteriormente.
Il render video utilizza la GPU (Graphics Processing Unit) così come le pagine ricche di CSS. Gli script possono allungare i tempi di esecuzioni della CPU e della lettura/scrittura su disco. Per non parlare delle risorse di rete che si attivano ad ogni nuova pagina o cambio scheda.
Purtroppo Chrome funziona così e così è sempre stato.
C’è di buono che gli sviluppatori di Google usano Chrome per cui sarà logico aspettarsi qualche miglioramento, nel tempo, visto che l’azienda sta lavorando per sistemare le cose. Tipo la revisione del pre-caching o la sospensione delle schede dopo qualche momento di inutilizzo.
Per assurdo Chrome funziona meglio su un Chromebook da 300 rispetto a quanto possa succedere su un Mac da 3000 euro. Perché? Dipende dalla struttura del sistema operativo.
Chrome OS è stato pensato in modo da comprimere la RAM utilizzata nel browser e sospendere le schede non attive, cosa che non accade altrove. MacOS e Windows non sono stati pensati così e perché il browser provi a farlo deve andare ad agire sul sistema operativo.
Ecco perché Windows nasce con Edge ed i computer Apple nascono con Safari. Ecco perché Edge funziona male su Mac e Safari funzionava male su Windows, tanto che Apple ha smesso di distribuirlo.
Per ora, se vuoi usare Chrome, devi rassegnarti al fatto che la memoria RAM del tuo computer sarà divorata dal browser di Google.
Puoi provare alternative come Firefox, Edge, Safari ma se ti piace Chrome, tornerai sempre suoi tuoi passi.