Il doodle odierno di Google non poteva esimersi dal celebrare la Festa della Repubblica italiana.

Nei giorni 2 e 3 giugno del 1946 gli italiani furono chiamati ad esprimere il proprio voto (ai tempi ancora lo facevano e per decisioni importanti) nel referendum per decidere che tipo di governo dare al paese, repubblica o monarchia.

I repubblicani furono solo circa 2 milioni in più rispetto ai monarchici (12.717.000 contro 10.719.000 circa) e il 18 giugno la decisione venne ratificata dalla Corte di Cassazione e nacque la Repubblica Italiana.

Purtroppo tutti i valori e il significato di questa decisione si sono persi nel corso del tempo, come si sono persi altri dettagli che hanno sminuito la portata di quella decisione ed oggi sembra che la domanda a cui gli italiani abbiano risposto non fosse quale forma di governo volessero ma «volete che mangi uno solo (il re) e chi decida lui o che possano mangiare in tanti, ogni tot anni, insieme a chi decidano loro?».

Il popolo pensava che i tanti a mangiare, con la repubblica, comprendessero anche i cittadini comuni e forse per un periodo poteva essere anche così, salvo poi che i cittadini comuni siano diventati il pasto preferito da chi, in nome di una fantomatica democrazia, li ha cucinati per bene facendoli finire nell’inferno di oggi in cui non sono più nemmeno chiamati a votare, tanto per dire quanto valga la loro espressione.

E chiamano, si ostinano a chiamare democrazia, libertà e repubblica quello che invece, sotto tutti gli aspetti, sembra un regime dittatoriale che non può essere tale solo perché ci sono banalissime e futilissime concessioni.

La repubblica (dal latino: res publica, cosa pubblica) è una forma di governo di uno Stato, appartenente alle forme di democrazia rappresentativa o aristocrazia, in cui la sovranità appartiene ad una parte più o meno vasta del popolo che la esercita nei modi e nei limiti fissati dalle leggi vigenti.

Peccato che quella parte del popolo che detiene la sovranità non siamo noi e le leggi vengono promulgate e modificate, così come la costituzione, solo per l’interesse individuale e non per il popolo tutto.

Categorizzato in: