Sabato sera di film, scelto su App Store da vedere in tutta tranquillità. La scelta è ricaduta su Famiglia Allargata, film francese di Emmanuel Gillibert. Una commedia leggera, semplice e divertente.

Mettere d’accordo diverse persone, con gusti cinematografici differenti, non è un’impresa semplice. Così tra azione, fantasy, fantascienza e altro, ieri sera l’ha spuntata la commedia di Famiglia Allargata.

Trama di Famiglia allargata

famiglia allargataAntoine, scapolo impenitente, vive in un magnifico appartamento di Parigi con Thomas, coinquilino che si trasferirà presto a Los Angeles e che ha promesso di trovargli un sostituto all’altezza.

Il successore in questione si chiama Jeanne, è alta un metro e settanta e ha grandi occhi blu, in cui Antoine si tuffa senza indugio con una bottiglia di Champagne in mano.

Ma Jeanne ha poco o nulla da festeggiare, separata di recente da un marito infedele, si trasferisce a casa di Antoine coi suoi bambini, Théo 8 anni e Lou 5 anni.

Terrorizzato e privo di qualsiasi vocazione paterna, Antoine soccombe presto a mamma e figli tra un colpo di pennarello e una manciata di Smarties.

Regia: Emmanuel Gillibert

Genere: Commedia

Durata: 105 minuti

Cast: Arnaud Ducret, Louise Bourgoin, Roby Schinasi.

Anno: 2018

Paese: Francia

La mia opinione sul film

Non mi aspettavo certo un capolavoro, un film da annoverare nella storia della cinematografia moderna, ma leggendo la sinossi il motivo per cui abbiamo scelto di guardare questo titolo è stato proprio per l’idea di leggerezza e divertimento che trapelavano.

All’inizio mi ha fatto ricordare Famiglia all’improvviso, solo per certi aspetti e non per la storia intera che si rivela completamente diversa.

Questo è un film che tratta un argomento delicato, quello della famiglia allargata, dall’altro lato. Senza incontrare profondamente le difficoltà delle famiglie coinvolte o i problemi che possano vivere i bambini.

La visione è dagli occhi dello scapolo che si trova a passare dalla promessa di un agente di modelle ad una madre delle volte bacchettona e due bambini, scombussolando tutte le sue aspettative.

Non importa se la storia contiene un’infinità di stereotipi che la critica tende ad esaltare per smontare il film.

Non è scritto da nessuna parte che il regista volesse girare un film memorabile. L’idea era quella di avere quasi due ore da vedere in completa leggerezza. E secondo me riesce benissimo nel suo intento.

Ci sono, certo, aspetti che lasciano qualche perplessità nel racconto. Non si spiega il momento o il motivo per cui Antoine si scopra innamorato della mamma e dei bambini.

Di lui (come di lei) non si conosce la situazione pregressa quindi entriamo nella sua vita solo in un certo momento.

Esigenze di regia e di copione non permettono di andare a fondo per conoscere l’uno e l’altra.

Però, in tutto questo, le situazioni divertenti non mancano e fanno fare più di una risata.

Questo, secondo me, vale la visione insieme alla valida interpretazione di tutti, ma soprattutto di Arnaud Ducret (Antoine) che si cala perfettamente nella parte dello scapolo giocherellone.

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