Per sapere come fare qualcosa, per formulare correttamente la domanda si scrive “Come si fa, fà o fa’”? Guarda quando ci vuole l’apostrofo e quando no.
Quando si parla quasi non ce ne si rende conto, ma quando si scrive viene più di un dubbio: si scrive fa, fà o fa’?
La forma corretta per indicare il verbo fare alla terza persona singolare è senza accento: “Come si fa una frittata?”
Anche la quarta nota della scala musicale si scrive senza accento: “Do, Re, Mi, Fa, Sol…”
Allo stesso modo, anche l’avverbio temporale si scrive senza accento: “E’ successo tanto tempo fa“.
Nel caso in cui si voglia impartire un ordine, si usa l’imperativo che però prevede l’apostrofo: “Fa’ subito i compiti“.
Quindi, non esistono le alternative tra fa, fà o fa’ ma solo due. Fà, scritto con l’accento, è sempre sbagliato.
L’errore spesso è causato dalla trascrizione della pronuncia. Parlando sembra che la terza persona del verbo fare abbia l’accento ma non è così.
Oppure si crea confusione tra accento e apostrofo oppure ancora si tende a scrivere fà, con l’accento, nel maldestro tentativo di distinguere il verbo dalla nota musicale.
Ma è facilmente intuibile il significato che assume “fa” in base al contesto: “Non dire che non sai come si fa a scrivere un fa, l’ho spiegato tanto tempo fa. Ora fa’ l’esercizio!”
La regola grammaticale per non sbagliare
Secondo la grammatica, i monosillabi non vanno mai accentati tranne in poche eccezioni quali:
- Sì (affermazione);
- Lì – Là (avverbio di luogo);
- Dà (terza persona del verbo dare);
- Dì (quando indica il giorno);
- Né (congiunzione negativa)
In tutti gli altri casi l’accento non ci vuole.