Tutte le persone che raggiungeranno Cardiff il 3 giugno, in occasione della finale di Champions League, potrebbero far parte di un enorme esperimento di massa in termini di sicurezza.
La polizia del Galles sta infatti portando avanti un processo di riconoscimenti facciale che potrebbe effettuare la scansione del volto per ognuno dei 170.000 visitatori attesi per l’evento, sia quelli diretti allo stadio di Cardiff che quelli in visita alla città.
Le telecamere dello stadio e della stazione ferroviaria metteranno a confronto i volti ripresi con un database di 500.000 persone già note e, in caso di corrispondenza, la polizia potrebbe procedere con i fermi per evitare possibili atti terroristici, atti vandalici o violenze.
La polizia di Cardiff raccoglierà solo le informazioni necessarie per prevenire ogni problema senza salvare i dati di tifosi o turisti innocui.
Il timore maggiore riguarda la scarsità di prove che dimostrino quanto sia pronta la tecnologia. Il riconoscimento facciale si basa sull’individuazione di volti ben distinti e sembra alquanto difficile individuare ogni singola persona quando ci saranno gruppi di centinaia o migliaia di tifosi e visitatori in cammino verso lo stadio o nella stazione.
In un precedente tentativo il risultato è stato positivo ma un’altra prova non ha permesso di identificare alcun personaggio pericoloso nonostante la polizia abbia compiuto 454 arresti.
Questo non significa che il riconoscimento facciale previsto a Cardiff sia tutto uno spreco di soldi o non valga la pena provare però potrebbe non essere il modo migliore per aiutare la polizia a prevenire possibili pericoli ma solo un test in vista di futuri miglioramenti della tecnologia.