Google sta introducendo la cancellazione automatica della cronologia e delle posizioni rilevate per le pagine web sui dispositivi mobili dopo tre mesi, dopo diciotto mesi oppure potranno essere mantenute a tempo indeterminato.

Tutti gli utenti che utilizzano i servizi di Google, su iPhone o Android, potranno presto beneficiare della cancellazione automatica della cronologia e delle posizioni rilevate dopo un determinato periodo di tempo.

Ad oggi è possibile intervenire manualmente e cancellare tutto quanto sia memorizzato nella cronologia di ricerca. Ma si tratta di un’operazione, appunto, manuale. Quindi bisogna ricordarsi di procedere con la pulizia.

Entro breve il servizio, a meno che non venga disabilitato dall’utente, diventerà automatico.

David Monsees, responsabile dei prodotti di ricerca Google, ha dichiarato:

Stiamo rilasciando i controlli per l’eliminazione automatica dei dati raccolti. Questa operazione semplificherà la gestione dei dati. L’utente dovrà scegliere il periodo di tempo per cui i dati debbano essere salvati, tre o diciotti mesi e tutti i dati anteriori saranno cancellati in modo continuativo.

Cancellazione automatica della cronologia e delle posizioni salvate

Come detto, le impostazioni disponibili saranno quelle della cancellazione automatica della cronologia dopo 3 mesi, dopo 18 mesi oppure mantenere tutto senza scadenza.

La funzionalità sarà disponibile entro le prossime settimane per le attività su web e sulle app. Google intende abilitare la cancellazione automatica di tutti i dati memorizzati da Big G senza per il momento intaccare le ricerche compiute su YouTube.

Nell’ottica di un maggior controllo della privacy, Monsees pensa che gli utenti debbano poter essere sempre in grado di gestire i loro dati nel modo migliore per la loro comodità.

Google raccoglie tutti i dati possibili dagli utenti per vendere i profili agli inserzionisti. L’economia dei servizi gratuiti si basa proprio su questa possibilità ma, per far fronte alla regolamentazione sulla raccolta dati e per non violare la privacy con possibili conseguenze negative, il gigante di Mountain View sta intraprendendo una nuova strada per la gestione dei contenuti.

In questo modo gli utenti, almeno in apparenza, sembrano avere maggior controllo sulle loro scelte.

 

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