Bosco e foresta, per alcuni potrebbero quasi essere sinonimi ma, in realtà, si tratta di due aree con grandi differenze che non riguardano solo le dimensioni.
Bosco e foresta spesso vengono utilizzati per indicare aree boschive che, all’apparenza, potrebbero sembrare simili. Ma non lo sono.
Ti immagini la favola “La bella addormentata nel bosco” che si addormenta nella foresta? O Cappuccetto Rosso che per andare dalla nonna attraversa il la foresta e non il bosco?
Nel primo caso forse il principe non l’avrebbe più trovata mentre la povera Cappuccetto avrebbe dovuto percorre molta più strada per arrivare da un capo all’altro.
Spinto dalla curiosità, ho cercato di capirne di più.
Tra le due aree ci sono grandi differenze che non riguardano soltanto le dimensioni.
Bosco e foresta, qual è la differenza?
Quando si parla di bosco si intende una superficie di terreno coperta da alberi d’alto fusto, erbe ed arbusti la cui crescita, di solito, è controllata dall’uomo.
Per legge, un bosco deve avere un’estensione minima di almeno 2000 metri quadrati con una larghezza minima di 20 metri.
Quest’area dev’essere coperta per almeno il 20% da alberi che raggiungano, al raggiungimento della maturità, un’altezza di almeno 5 metri.
I boschi vengono distinti in due categorie: cedui e fustaie. Nelle fustaie (con alberi ad alto fusto) le piante nascono attraverso i semi dei frutti e vengono lasciate crescere fino alla maturità.
Le fustaie si rinnovano per seme.
Nei boschi cedui invece la crescita degli alberi viene interrotta con tagli programmati. Nei boschi cedui il rinnovamento delle piante avviene per via agamica, tramite germogli e radici.
Se la superficie coperta da alberi è più ampia e raggiunge almeno 5000 metri quadri, allora il bosco diventa foresta.
La larghezza di una foresta dev’essere sempre di almeno 20 metri ma la percentuale di copertura scende al 10%. Gli alberi presenti devono raggiungere, al momento della maturità, almeno 5 metri.
Le foreste si dividono in vari tipi a seconda della zona climatica in cui si trovano: equatoriale, pluviale, tropicale, temperata, boreale e mediterranea.
Tra le foreste è impossibile che non salti in mente, subito, quella Amazzonica, la più famosa ed estesa del mondo. Si tratta di una foresta equatoriale che copre larga parte del Sud America, estendendosi per 5,5 milioni di chilometri quadrati.
La differenza tra bosco e foresta riguarda sì le dimensioni ma anche la vegetazione presente. Oltre al fatto che nel bosco sono previsti tagli periodici per garantire la rinnovabilità degli alberi.