Si chiama Blue Coral ed è un serpente tra i più velenosi al mondo il cui morso rende gli ultimi momenti di vita delle prede un vero inferno.
Trovato nel sud-est asiatico, il Blue Coral (Calliophis bivirgatus) dispone di una testa e una coda rosse e un corpo con strisce blu elettrico. I ricercatori della University of Queensland hanno descritto questa creatura come unica e dal veleno mortale che causa un grave shock per le prede e si trova in una ghiandola che si estende per un quarto della sua lunghezza.
Appena dopo essere state morse, le vittime entrano in uno stato catatonico con i muscoli bloccati in piena flessione. Il veleno provoca un’infiammazione di tutti i nervi contemporaneamente, creando spasmi in tutto il corpo. L’animale, paralizzato e impotente, non può fare altro che sperare in una morte rapida.
E’ terribile, è vero, ma l’evoluzione ha dotato questo serpente di un veleno così potente per un motivo: questo predatore è altamente specializzato nel cacciare altre specie di serpenti velenosi che, generalmente, hanno una velocità impressionante ed un veleno pericoloso. Per cui il Blue Coral non deve solo essere rapido ma dev’essere sicuro che il suo morso gli garantisca il successo nella caccia.
Gli scienziati conoscono già questo tipo di tossina ma non l’hanno mai trovato in un serpente o nelle altre specie animali. Alcuni animali come scorpioni e ragni hanno avuto un’evoluzione delle tossine simili. La lumaca marina assassina per esempio inietta una tossina simile nei pesci, bloccandoli in una paralisi.
Il veleno del serpente Blue Coral fa praticamente la stessa cosa e gli scienziati sostengono sia un ottimo esempio di evoluzione convergente. Una volta entrato nel corpo della vittima, il veleno attiva e blocca contemporaneamente tutti i nervi all’interno del corpo portando la preda in uno stato simile al congelamento. Si tratta di una paralisi spastica che differisce dalla paralisi flaccida indotta dal veleno degli altri serpenti.
Questo tipo di veleno potrebbe essere studiato e utilizzato in farmacologia per sviluppare nuovi farmaci e gli scienziati sono particolarmente interessati nella sua capacità di agire come antidolorifico per gli esseri umani.