Una mossa strategica e poco limpida di Microsoft costringe gli utenti ad aggiornare il proprio sistema operativo a Windows 10, anche se non desiderato.
Microsoft aveva previsto di installare in tre anni almeno 1 miliardo di copie di Windows 10, l’ultimo sistema operativo di Redmond. Ma la cifra stabilita d’ufficio potrebbe essere raggiunta anche contro la volontà degli utenti.
Nonostante la concessione di una licenza gratuita per Windows 10, gli utenti hanno aderito all’offerta ma non nei termini prefissati per cui Microsoft ha optato per utilizzare una strategia aggressiva e poco limpida per ottenere i propri scopi, calpestando la libertà di ognuno di preferire un sistema operativo ad un altro.
Così, “magicamente“, qualcuno si è svegliato la mattina e si è trovato Windows 10 installato sul proprio computer, senza che lo volesse, senza che lo avesse richiesto. Come sia possibile?
Semplice. Quando appariva sul desktop la finestra che invitava l’utente ad aggiornare il sistema operativo, il click sulla X rossa in alto a destra, l’icona che di solito si clicca per chiudere una finestra, fa partire comunque l’installazione di Windows 10. Per spiegarlo in maniera molto semplice, la finestra di installazione non è altro che un semplice banner per cui un click anche sulla X rossa, invece di chiudere ed eliminare la notifica, fa partire l’aggiornamento.
In pratica Microsoft ha approfittato di una delle operazioni più comuni che si effettuano sul computer per nascondere un’installazione forzata. Gli utenti sono comunque liberi di effettuare il downgrade e tornare alla precedente versione del sistema operativo ma questo comporta un dispendio di tempo e una bella dose di nervoso.
Secondo le intenzioni di Microsoft l’idea è quella di avvisare l’utente sull’aggiornamento a Windows 10 che può aggiornare immediatamente (Upgrade Now – Aggiorna Ora) o modificare la pianificazione altrimenti anche il click per chiudere la finestra indica che si è pronti per passare all’ultima versione del sistema operativo, senza doversi preoccupare d’altro. Messa così sembrerebbe quasi un favore, peccato che non tutti l’abbiano richiesto e, soprattutto, sia ingannevole il modo con cui sia stato pensato.
Dalla finestra di aggiornamento si può modificare la tempistica d’aggiornamento o cancellarlo del tutto, basta prestare attenzione alle operazioni da compiere senza cliccare d’istinto.
A questo punto poco importa che Windows 10 sia più performante dei sistemi operativi precedenti, ogni utente dev’essere comunque libero di scegliere senza che Microsoft possa sfruttare la disattenzione o l’inesperienza degli utilizzatori per raggiungere i propri obiettivi.