Amazon aumenta il prezzo di Prime passando da 19,99 euro all’anno a 36 euro all’anno ma per qualcuno solo a partire dal 2019.
Era praticamente inevitabile, forse anche logico, ma qualcuno ha avuto il coraggio di lamentarsi ugualmente.
Amazon aumenta il prezzo di Prime: in sintesi è questo il succo della mail che gli abbonati al servizio Prime si sono visti recapitare questa mattina.
Gentile Cliente Prime,
Ti ringraziamo di essere un fedele cliente Amazon Prime.
Ti contattiamo per informarti di un imminente cambiamento al tuo abbonamento.
Il prezzo dell’abbonamento annuale aumenterà a EUR 36/anno (equivalente a EUR 3/mese) a partire dal 4 aprile 2018. Per avvisare del cambiamento con adeguato anticipo, i clienti Amazon Prime con data di rinnovo antecedente il 4 maggio 2018, come nel tuo caso, pagheranno EUR 19,99 per un ulteriore anno di abbonamento. Il nuovo prezzo di EUR 36 all’anno ti verrà applicato solo a partire dal rinnovo successivo in data 23 aprile 2019.Le tue preferenze di rinnovo automatico dell’abbonamento rimangono invariate. Puoi scegliere di ricevere un promemoria via email prima della tua prossima data di pagamento o cancellare l’abbonamento quando vuoi. Puoi gestire il tuo abbonamento ad Amazon Prime da “Il mio account”.
Amazon Prime è una combinazione unica di benefici su spedizioni, shopping e intrattenimento, e continueremo ad investire per aumentarne ancora di più il valore per i clienti. L’abbonamento ti offre spedizioni illimitate in 1 giorno su oltre 2 milioni di prodotti e in 2-3 giorni su molti altri milioni. Continueremo ad aggiungere nuovi titoli alla selezione di Prime Video, incluse serie TV esclusive come McMafia, Philip K. Dick’s Electric Dreams e The Marvelous Mrs. Maisel. I clienti Amazon Prime beneficiano inoltre di Prime Photos, che offre spazio di archiviazione illimitato per conservare tutti i tuoi ricordi, e dell’accesso anticipato alle Offerte lampo, che ti permette di acquistare le tue offerte preferite con 30 minuti di anticipo.
Io sono tra gli utenti “fortunati” perché, come recita la mail ricevuta, con l’abbonamento che scade prima del 4 maggio 2018 l’aumento sarà attivo solo a partire dal 2019. Ma sarebbe cambiato poco, credo che in caso contrario la mia reazione sarebbe stata “Ah…“.
Amazon aumenta il prezzo di Prime a partire dal 4 aprile ma in Italia siamo tra i più fortunati dell’intero pianeta in cui il servizio è attivo perché siamo tra gli utenti che spendono meno.
Stamattina, quasi contemporaneamente all’arrivo della mail, mi sono arrivati diversi messaggi di amici utenti che chiedevano “Come disattivo l’abbonamento?“. Giusto per informazione, per farlo si deve accedere al proprio account e poi da Account e Liste > Il mio account > Prime si può annullare l’iscrizione. Oppure direttamente da qui.
Amazon aumenta il prezzo di Prime, pochi centesimi al giorno
Ora, è vero che in termini di percentuale l’aumento sfiora il 100% (in realtà si ferma a poco più dell’80%) ed è anche quasi giustificabile che il rincaro faccia storcere il naso a molti ma è anche vero che fino a quest’anno noi italiani siamo stati quantomeno privilegiati.
Poi Amazon Prime non comprende solo la possibilità di ricevere un acquisto il giorno dopo l’ordine e il risparmio sulle spese di spedizione. Ci sono tanti servizi di primo piano che magari non interessano e non vengono sfruttati ma costano all’azienda e comunque sono a disposizione degli utenti.
Amazon Prime Video, per esempio. Io non lo uso perché preferisco Netflix ma per gli abbonati è un bonus da tenere in considerazione. La libreria di film e serie TV anche esclusive si popola e si arricchisce di settimana in settimana e i titoli si possono guardare da computer o su una smart TV senza spendere nulla perché, appunto, inclusi nell’abbonamento.
Amazon Prime Photos, altro servizio che non sfrutto, offre spazio illimitato per l’archiviazione delle proprie immagini.
Poi c’è un’altra cosa che in tanti sottovalutano o proprio non considerano proprio: il servizio clienti. Rispondono subito, gentili, puntuali e se qualcosa dovesse andare storto con un ordine (danneggiato, non consegnato, consegnato in ritardo), gli operatori si fanno in quattro per risolvere il problema, prolungando anche la durata dell’abbonamento.
E i resi? Ne vogliamo parlare? Amazon è ancora uno dei pochi megastore che non fa una piega quando si tratta di restituire un prodotto. Senza chiedere nemmeno perché.
Ordini una cosa, arriva, non funziona, non ti va bene, non ti piace…la restituisci. In qualche caso viene chiesto un contributo sulla spedizione ma nella maggior parte dei casi arriva il corriere, si riprende il pacchetto e ti restituiscono i soldi. Nemmeno il negozio di un amico in cui si è clienti abituali da anni arriverebbe a tanto.
Tutto questo per una cifra che, con l’aumento, arriva a 0,098 euro al giorno per un anno e non ho elencato tutti gli altri servizi accessori, importanti o meno dipende da ciascuno, che fanno parte del pacchetto.
A fronte di tutto questo le lamentele che sento, sinceramente, mi fanno sorridere. Tutti pronti ad approfittare dei benefici e se un giorno Jeff Bezos, svegliandosi, decide che Amazon aumenta il prezzo di Prime per l’Italia, si corre a disdire l’abbonamento quando, fino a due giorni fa, erano tutti pronti a tessere le lodi dell’azienda.
Non sono stipendiato da Amazon, non ho ricavi che giustifichino la mia promozione (nonostante i banner) ma semplicemente si tratta di una positivissima esperienza d’acquisto che ho provato e continuerò a provare nonostante l’aumento del prezzo.
Perché quando qualcosa funziona e funziona bene ritengo giusto venga pagata in una misura equa e 0,098 euro al giorno sono una cifra molto più che sensata.