Il pesce scorpione, tra le specie più invasive dei mari, è stato avvistato per la prima volta anche nelle acque italiane.

Il temibile Pterois Volitans, meglio conosciuto come pesce scorpione, abitante del Mar Ross e degli oceani Indiano e Pacifico, particolarmente pericoloso per l’uomo, è stato avvistato nelle acque intorno alla Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica di Vendicari, in provincia di Siracusa.

Questo pesce è stato segnalato nelle acque tunisine ad ottobre e da allora l’Ispra (istituto superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) aveva messo in guardia sul suo possibile arrivo nelle nostre acque.

Il pesce scorpione non ha predatori naturali mentre, al contrario, risulta molto aggressivo con i pesci presenti ed è pericoloso anche per l’uomo per via del veleno presente nelle spine che resta attivo anche due giorni dopo la morte dell’esemplare.

I sintomi della puntura

Oltre ad essere dannoso per le altre specie, il pesce scorpione è molto velenoso e i suoi aculei, lunghi e sottili, contengono veleno che provoca dolore forte, nausea, vomito febbre, convulsioni, diarrea e difficoltà respiratorie.

Nei casi peggiori la zona colpita può andare incontro a necrosi o perdita di sensibilità per diversi giorni.

Se non è provocato o spaventato non attacca l’uomo.

L’Ispra invita chiunque abbia catturato o avvistato un pesce scorpione in Italia a segnalarlo all’indirizzo alien@isprambiente.it o sul gruppo Facebook “Oddfish” per la condivisione di osservazioni di specie esotiche.

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