A nessun genitore piace vedere il proprio bambino o bambina alle prese con i sintomi delle allergie come naso che cola, prurito agli occhi, tosse o starnuti.

Purtroppo si tratta di una condizione costante ed in continuo aumento. Secondo le statistiche almeno il 10% dei bambini soffre di allergie respiratorie.

Se il vostro bambino soffre di allergie, è opportuno evitare l’esposizione ai fattori scatenanti quali pollini, polvere o peli di animali anche se, la prima operazione da compiere, sarebbe quella di determinare quale sia l’effettiva allergia con dei test da effettuare nei centri ospedalieri.

Una volta identificata la sostanza che provoca l’allergia, l’allergene, sarà più facile sapere come evitarla.

Intanto però potreste seguire questi semplici consigli che il professor Asriani M. Chiu, primario del reparto asma e allergie del Medica College of Wisconsin ha stilato.

1. Giocare al chiuso quando necessario

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Se le manifestazioni allergiche sono più frequenti all’aria aperta, il bambino potrebbe avere allergie ai pollini. Secondo il professore sarebbe opportuno scegliere di giocare in spazi chiusi per evitare l’esposizione a questi allergeni.

Nel caso in cui non fosse possibile evitare gli spazi aperti, sarebbe meglio evitare le ore di punta del polline ed equipaggiare il bambino con occhiali da sole e un cappello a tesa larga per ridurre la possibilità di contatto con gli occhi e che il polline resti tra i capelli.

Verso la fine dell’estate e l’inizio autunno si ha una maggiore concentrazione di pollini al mattino mentre in primavera e nella piena estate, i pollini sono più concentrati verso sera.

Sarebbe da limitare quanto più possibile il contatto con animali che trascorrono molto tempo all’aria aperta e diventato portatori di polline.

2. Eliminare gli acari della polvere nel letto

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La biancheria del letto è il nascondiglio perfetto per gli acari della polvere.

Se il bambino manifesta allergie alla polvere si dovrebbe mantenere il letto il più pulito possibile per evitare bruschi attacchi di starnuti o lacrimazione.

Le lenzuola e le federe del cuscino andrebbero lavate ogni settimana in acqua calda (almeno 60°C) per uccidere gli acari. Il professor Chiu suggerisce l’uso di un coprimaterasso realizzato con materiale anallergico.

3. Lavare spesso i peluches o congelarli per una notte

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I peluches attirano baci e coccole ma oltre a quelli sono un altro perfetto ritrovo per gli acari della polvere.

Per stringerli tra le braccia senza il timore di iniziare a starnutire, si devono eliminare gli acari della polvere. Come? Col freddo o col caldo.

Si possono lavare in acqua calda e asciugare in un’asciugatrice oppure metterli nel congelatore per una notte.

4. Eliminare moquette e tappezzeria

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A mali estremi, estremi rimedi. Anche tappezzerie e moquette sono l’habitat perfetto degli acari e trattengono i peli degli animali.

Se le crisi allergiche sono frequenti e forti, è il momento di pensare ad un restyling della camera da letto o della casa in generale. Via la tappezzeria, via la moquette e puntare su parquet o pavimenti simili.

I tappeti si possono utilizzare a patto che siano lavabili. Inoltre sarebbe opportuno utilizzare un deumidificatore per ridurre l’umidità nell’aria e ridimensionare la possibilità di crescita degli acari.

5. Utilizzare l’aria condizionata

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Un valido modo per combattere gli acari della polvere ma anche le allergie che derivano dalle muffe è utilizzare l’aria condizionata, anche quando le temperature non risultino eccessivamente calde. Sia in casa che in auto.

L’aria condizionata aiuta a mantenere all’esterno dell’abitazione o dell’abitacolo i pollini, soprattutto se il sistema utilizza un filtro antiparticolato ad alta efficienza.

6. Tenere gli animali lontani dalle stanze da letto

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Se avete un animale domestico sarà difficile trattenerlo dal farlo girare per tutta la casa. Ma andrebbe educato sul fatto che possa girare ovunque, tranne nelle camere da letto.

Questo riduce l’esposizione non solo per chi fosse allergico al pelo dell’animale ma anche ai pollini che si aggrappano alla loro “chioma”.

Si tratta di una soluzione minima perché il resto della casa sarebbe comunque un fattore di rischio, ma almeno la stanza diventa una sorta di angolo di salvezza.

7. Cambiare i vestiti dopo aver giocato all’aperto

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Dopo una partita di calcio, un giro in bicicletta, una passeggiata nel parco, si torna a casa carichi di pollini che si aggrappano ai vestiti.

Quindi, dopo qualsiasi attività all’aperto, sarebbe opportuno cambiarsi gli abiti e buttarsi sotto la doccia per rimuovere i pollini che sono rimasti tra i capelli o sulla pelle. I vestiti subito nella lavatrice.

Il professor Chiu consiglia anche una doccia prima di dormire per evitare che eventuali pollini possano depositarsi sulle lenzuola o sui cuscini.

8. Asciugare i vestiti in spazi chiusi

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I vestiti estratti dalla lavatrice andrebbero asciugati con un’asciugatrice e non all’aria aperta quando si è alle prese con le allergie.

Gli indumenti stesi all’aria aperta attirano il polline che può causare crisi allergiche quando i capi si asciugano.

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