10 miti da sfatare sul caffè, una tra le bevande più consumate ogni giorno, in Italia e nel mondo.
Una vecchia pubblicità degli anni ’80, interpretata da Nino Manfredi, recitava una frase che è rimasta nella memoria di chi ha vissuto quegli anni ed è appassionato di caffè.
Diceva «Il caffè è un piacere. Se non è buono, che piacere è?»
Il caffè è abitudine, certamente, ma anche un piacere, appunto. E’ la bevanda a cui tanti si aggrappano al mattino, per iniziare la giornata, per ottenere una scossa e dare il via ad ogni tipo di attività. Ma è anche il punto d’incontro per una pausa, per dedicare pochi minuti a sé stessi o scambiare quattro chiacchiere con amici o colleghi.
Nonostante sia così diffuso e il suo consumo sia cresciuto nel tempo, non si conoscono tutti gli aspetti che caratterizzano la bevanda e ci sono almeno 10 miti da sfatare sul caffè e il suo consumo.
Curiosità sul caffè
Nel mondo si consumano circa 4,5 kg di caffè a testa, ogni anno. Ovviamente il consumo varia da zona a zona così come variano i costi legati al servizio.
Per esempio, il caffè è la seconda bevanda più consumata al mondo, dopo l’acqua.
Ogni giorno vengono bevute circa 2,6 miliardi di tazze di caffè in tutto il mondo con un consumo medio di 3 tazzine al giorno per persona.
La Finlandia è la nazione che ne beve di più con 12 kg di caffè all’anno per cittadino, seguita dalla Norvegia con 9,9 kg a persona.
Nella classifica dei consumi, l’Italia si aggira intorno al tredicesimo posto con 6 kg di caffè all’anno per cittadino.
Anche i prezzi al bar, dicevo, variano da paese a paese. Nei paesi del Nord Europa un caffè può costare anche 3 euro a tazzina mentre nell’Europa Centrale, tra Austria e Germania, oscilla tra 1,75 e 1,90 euro.
Prezzi che si abbassano nell’Europa dell’Est e scendono ulteriormente verso il Sud fino a 1,10 o 1,30 euro a tazzina.
I 10 miti da sfatare sul caffè
C’è chi pensa che faccia bene, chi pensa che faccia male, chi trova il sapore del caffè terribile e chi proprio non può farne a meno. Sul caffè girano tante voci, alcune credibili altre invece prive di ogni fondamento.
Ecco i 10 miti da sfatare sul caffè tra i più diffusi.
Il caffè è amaro
«De gustibus non est disputandum», sui gusti non si discute. Qualcuno lo trova imbevibile perché amaro mentre altri lo amano proprio per questo. In realtà il caffè, di suo, non dovrebbe essere troppo amaro (tralasciando il discorso dello zucchero).
Più il caffè risulta amaro, più contiene Robusta, una varietà meno pregiata dell’Arabica che lo rende più dolce. Oppure, se il caffè risultasse troppo amaro, potrebbe dipendere dalla tostatura più scura a cui si ricorre per nascondere la bassa qualità del caffè.
La moka non si lava
Falso.
Nelle cucine la moka o caffettiera è uno strumento presente e tra i più utilizzati per preparare il caffè e riesce a resistere anche alla diffusione delle macchine da caffè con le cialde sempre più diffuse.
Il fatto di non lavare la moka rientra tra i 10 falsi miti da sfatare sul caffè. La caffettiera si lava perché al suo interno potrebbero restare residui di grassi e olii derivati dalla preparazione del caffè che potrebbero, col tempo, peggiorare il sapore della bevanda.
Il caffè è dannoso per lo stomaco
Falso o meglio, non è del tutto vero. Dipende dal tipo di caffè, dalla qualità e dalla quantità che se ne beve. Un caffè di qualità non fa male allo stomaco e una miscela di qualità, con una percentuale di Arabica maggiore rispetto alla Robusta, consente anche di berne più di uno.
Naturalmente senza eccedere, come per tutte le cose.
Lo zucchero sulla crema
La crema sulla superficie del caffè può indicare la qualità della bevanda ma molti credono che se la crema sia in grado di sostenere lo zucchero per più tempo indichi alta qualità. No.
Quello dipende dalla trama della crema che dovrebbe essere più elastica ma poco schiumosa.
Il costo giusto del caffè
Capita di sentire in tv o in radio servizi che si occupano del caffè e del prezzo di vendita al bar, soffermandosi sul fatto che per quanto costi poco, il caffè sia la bevanda che fa guadagnare di più bar e ristoranti per la quantità di polvere utilizzata insieme alla poca acqua.
Indipendentemente da questo, come stabilire quando il prezzo del caffè è giusto? E’ un fatto psicologico. In Italia siamo abituati a pagarlo in media 1,20 euro e ogni altro prezzo più alto lo fa sembrare troppo caro.
Ogni cosa, nel tempo, subisce dei rincari ed il caffè non è escluso da questa corsa. Il fatto di mantenere basso il suo prezzo potrebbe non essere un vantaggio: bar e ristoranti, per mantenere i costi bassi, potrebbero optare per miscele di qualità più scarsa.
Il caffè non scade
Falso. Il caffè non è eterno e la qualità della bevanda dipende dal momento in cui è stato tostato. E’ bene utilizzarlo sempre prima della data di scadenza o, comunque, meglio non superare i tre mesi dalla tostatura. Non che faccia male, ma potrebbe non essere così buono come lo si potrebbe pensare.
Conservare in frigorifero
Uno dei 10 miti da sfatare sul caffè riguarda la sua conservazione in frigo. Alcuni pensano sia il modo migliore per conservarlo ma non è così.
Il frigorifero è un luogo umido e assolutamente pieno di odori derivanti dagli altri alimenti presenti, tra cui frutta e verdura che possono in qualche modo intaccare la qualità e la conservazione del caffè.
Il luogo migliore dove conservarlo è al riparo da aria, umidità, calore e luce come potrebbe essere un contenitore sottovuoto in un mobile della cucina.
L’acqua dopo il caffè
Molti bar offrono un bicchiere d’acqua insieme al caffè. Ma quando berlo? Prima o dopo?
Per gustare bene il caffè, l’acqua si beve prima, per pulire la lingua da ogni residuo di cibo o bevande precedenti e gustare il caffè. Berlo dopo significa voler cancellare il gusto della bevanda.
Ne ho parlato in un post dedicato.
I caffè sono tutti uguali
I caffè no, non sono tutti uguali. Ogni caffè racconta una storia che viene da lontano, da paesi diversi nel mondo, racconta processi di lavorazione, di raccolta, tostatura e viaggi.
Il caffè, se di qualità, è un esperienza sempre diversa ed ogni sapore racconta di sè. Ciò che lo rende “piatto” è l’aggiunta dello zucchero che fa sembrare tutti i caffè uguali.
Il caffè è da evitare nella dieta
Perché, verrebbe da chiedersi? Il caffè, senza zucchero, contiene 2 calorie. Quindi non solo non fa ingrassare ma diminuisce anche il senso di appetito.
Quindi anche questo fa parte dei 10 miti da sfatare sul caffè.